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Villa Palagonia (Bagheria)


UN GIOIELLO DELL'ARCHITETTURA SICILIANA
di Margherita Arancio

Villa Palagonia (Bagheria) meglio conosciuta come Villa dei Mostri, è uno dei monumenti Siciliani barocchi più conosciuti a livello Nazionale e Internazionale.

Fu fatta costruire nel 1715 da Ferdinando Gravina, Principe di Palagonia. Per la progettazione fu incaricato il frate Domenicano Tommaso Maria Napoli, collaborato dall’architetto Agatino Daidone. Le statue che si ammirano erano più di duecento, oggi sono appena sessantadue: animali fantastici, grifoni, donne e cavalieri.

La tradizione vuole che il Principe di Palagonia fosse brutto e deforme quindi, quasi per vendicarsi , volle ridicolizzare attraverso una serie di caricature amici e conoscenti che partecipavano spesso ai ricevimenti che egli era solito tenere nella Villa.

Il Principe era dispettoso e bizzarro tanto da fare scherzi esagerati agli ospiti. Tagliava le gambe alle sedie in maniera disuguale così da renderle zoppe, erano così inclinate che bisognava fare molti sforzi per non cadere. Sotto i velluti delle poltroncine nascondeva spilli e spuntoni.

La Villa nel 1885 fu acquistata dalla famiglia Castronovo ancora oggi proprietaria e gli eredi rendono possibile la visita.

Invito i lettori di questo articolo a visitare anche il Museo di Guttuso che si trova nella settecentesca Villa Cattolica che era un lazzaretto. Cento opere in esposizione permanente e ben tredici sale che offrono una panoramica sulla vita e sulla carriera del pittore. Il museo è stato inaugurato nel 1973 con opere donate da Guttuso alla sua Città. Dal 1990 le spoglie del pittore sono conservate nel giardino all’interno di una monumentale arca azzurra realizzata dallo scultore e amico Giacomo Manzù. Questo era un desiderio di Guttuso, una tomba con vista mare.

Nel 1994 Pietro Piraino decide di aprire a Bagheria un Museo dedicandolo alla madre, le ragioni che spinsero Piraino a realizzarlo fu un triste evento che modificò gli affetti familiari e economici. Perse il padre prematuramente e la sua vita cambiò radicalmente .La mamma, donna di carattere forte e dignitosa spiegò ai figli che si preparavano anni duri quindi al bando le spese voluttuarie.

Pietro era molto piccolo ma capì che non avrebbe avuto più giocattoli e che peggio non avrebbe dovuto chiederne. Imparò presto a costruirseli e a estraniarsi dalla realtà dolorosa. Tutto questo maturò negli anni il recupero di oggetti creati per il divertimento dei piccini. Nel 1994 con l’ aiuto delle figlie Laila e Lucilla creò il Museo dove ci sono 1600 giocattoli e 100 opere in cera, frutto di un sogno realizzato da un non più giovane Pietro che da bambino guardava gli altri giocare.

Ho conosciuto personalmente il Sig. Piraino persona splendida, che mi coinvolse nel racconto della sua vita, ero fortemente emozionata e lo ringrazio perché mi fece pensare molto, una storia vera in grado di colpire il cuore. Grazie a colui che ha donato la sua storia. Di grande aiuto per i nostri figli.

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Villa Palagonia (Bagheria)


UN GIOIELLO DELL'ARCHITETTURA SICILIANA
di Margherita Arancio

Villa Palagonia (Bagheria) meglio conosciuta come Villa dei Mostri, è uno dei monumenti Siciliani barocchi più conosciuti a livello Nazionale e Internazionale.

Fu fatta costruire nel 1715 da Ferdinando Gravina, Principe di Palagonia. Per la progettazione fu incaricato il frate Domenicano Tommaso Maria Napoli, collaborato dall’architetto Agatino Daidone. Le statue che si ammirano erano più di duecento, oggi sono appena sessantadue: animali fantastici, grifoni, donne e cavalieri.

La tradizione vuole che il Principe di Palagonia fosse brutto e deforme quindi, quasi per vendicarsi , volle ridicolizzare attraverso una serie di caricature amici e conoscenti che partecipavano spesso ai ricevimenti che egli era solito tenere nella Villa.

Il Principe era dispettoso e bizzarro tanto da fare scherzi esagerati agli ospiti. Tagliava le gambe alle sedie in maniera disuguale così da renderle zoppe, erano così inclinate che bisognava fare molti sforzi per non cadere. Sotto i velluti delle poltroncine nascondeva spilli e spuntoni.

La Villa nel 1885 fu acquistata dalla famiglia Castronovo ancora oggi proprietaria e gli eredi rendono possibile la visita.

Invito i lettori di questo articolo a visitare anche il Museo di Guttuso che si trova nella settecentesca Villa Cattolica che era un lazzaretto. Cento opere in esposizione permanente e ben tredici sale che offrono una panoramica sulla vita e sulla carriera del pittore. Il museo è stato inaugurato nel 1973 con opere donate da Guttuso alla sua Città. Dal 1990 le spoglie del pittore sono conservate nel giardino all’interno di una monumentale arca azzurra realizzata dallo scultore e amico Giacomo Manzù. Questo era un desiderio di Guttuso, una tomba con vista mare.

Nel 1994 Pietro Piraino decide di aprire a Bagheria un Museo dedicandolo alla madre, le ragioni che spinsero Piraino a realizzarlo fu un triste evento che modificò gli affetti familiari e economici. Perse il padre prematuramente e la sua vita cambiò radicalmente .La mamma, donna di carattere forte e dignitosa spiegò ai figli che si preparavano anni duri quindi al bando le spese voluttuarie.

Pietro era molto piccolo ma capì che non avrebbe avuto più giocattoli e che peggio non avrebbe dovuto chiederne. Imparò presto a costruirseli e a estraniarsi dalla realtà dolorosa. Tutto questo maturò negli anni il recupero di oggetti creati per il divertimento dei piccini. Nel 1994 con l’ aiuto delle figlie Laila e Lucilla creò il Museo dove ci sono 1600 giocattoli e 100 opere in cera, frutto di un sogno realizzato da un non più giovane Pietro che da bambino guardava gli altri giocare.

Ho conosciuto personalmente il Sig. Piraino persona splendida, che mi coinvolse nel racconto della sua vita, ero fortemente emozionata e lo ringrazio perché mi fece pensare molto, una storia vera in grado di colpire il cuore. Grazie a colui che ha donato la sua storia. Di grande aiuto per i nostri figli.

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Villa Palagonia (Bagheria)


UN GIOIELLO DELL'ARCHITETTURA SICILIANA
di Margherita Arancio

Villa Palagonia (Bagheria) meglio conosciuta come Villa dei Mostri, è uno dei monumenti Siciliani barocchi più conosciuti a livello Nazionale e Internazionale.

Fu fatta costruire nel 1715 da Ferdinando Gravina, Principe di Palagonia. Per la progettazione fu incaricato il frate Domenicano Tommaso Maria Napoli, collaborato dall’architetto Agatino Daidone. Le statue che si ammirano erano più di duecento, oggi sono appena sessantadue: animali fantastici, grifoni, donne e cavalieri.

La tradizione vuole che il Principe di Palagonia fosse brutto e deforme quindi, quasi per vendicarsi , volle ridicolizzare attraverso una serie di caricature amici e conoscenti che partecipavano spesso ai ricevimenti che egli era solito tenere nella Villa.

Il Principe era dispettoso e bizzarro tanto da fare scherzi esagerati agli ospiti. Tagliava le gambe alle sedie in maniera disuguale così da renderle zoppe, erano così inclinate che bisognava fare molti sforzi per non cadere. Sotto i velluti delle poltroncine nascondeva spilli e spuntoni.

La Villa nel 1885 fu acquistata dalla famiglia Castronovo ancora oggi proprietaria e gli eredi rendono possibile la visita.

Invito i lettori di questo articolo a visitare anche il Museo di Guttuso che si trova nella settecentesca Villa Cattolica che era un lazzaretto. Cento opere in esposizione permanente e ben tredici sale che offrono una panoramica sulla vita e sulla carriera del pittore. Il museo è stato inaugurato nel 1973 con opere donate da Guttuso alla sua Città. Dal 1990 le spoglie del pittore sono conservate nel giardino all’interno di una monumentale arca azzurra realizzata dallo scultore e amico Giacomo Manzù. Questo era un desiderio di Guttuso, una tomba con vista mare.

Nel 1994 Pietro Piraino decide di aprire a Bagheria un Museo dedicandolo alla madre, le ragioni che spinsero Piraino a realizzarlo fu un triste evento che modificò gli affetti familiari e economici. Perse il padre prematuramente e la sua vita cambiò radicalmente .La mamma, donna di carattere forte e dignitosa spiegò ai figli che si preparavano anni duri quindi al bando le spese voluttuarie.

Pietro era molto piccolo ma capì che non avrebbe avuto più giocattoli e che peggio non avrebbe dovuto chiederne. Imparò presto a costruirseli e a estraniarsi dalla realtà dolorosa. Tutto questo maturò negli anni il recupero di oggetti creati per il divertimento dei piccini. Nel 1994 con l’ aiuto delle figlie Laila e Lucilla creò il Museo dove ci sono 1600 giocattoli e 100 opere in cera, frutto di un sogno realizzato da un non più giovane Pietro che da bambino guardava gli altri giocare.

Ho conosciuto personalmente il Sig. Piraino persona splendida, che mi coinvolse nel racconto della sua vita, ero fortemente emozionata e lo ringrazio perché mi fece pensare molto, una storia vera in grado di colpire il cuore. Grazie a colui che ha donato la sua storia. Di grande aiuto per i nostri figli.

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