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0019

Catania - Le Terme della Rotonda


Un sito risalente al I-II secolo d.C. nel cuore della città barocca
di Maria Angela Arancio

Intorno alla metà di febbraio 2020 mi trovavo a Catania, mentre passeggiavo per le vie della città, precisamente al Corso Vittorio Emanuele, cercando la Casa Natale di Verga, scorgo una tabella con la dicitura “Regione Siciliana Assessorato Regionale Beni Culturali ed Ambientali”, Teatro Greco/Romano. Accanto alla tabella una porticina in legno, assai datata.

Nulla faceva presagire che all’interno vi fosse qualcosa di particolarmente pregevole ed attrattivo.

Ma la mia curiosità è grande, specie se si pensa che, per alcuni decenni, ho lavorato per l’Assessorato Reg. le B.C.A.

Mi avvicino al portoncino, scorgo una reception con degli addetti all’accoglienza al banco di ingresso, mi avvicino e chiedo di cosa si trattasse. Uno degli agenti di custodia mi spiega che trattasi del rinnovato Teatro Greco/Romano di Catania, a dir la verità poco conosciuto anche dai catanesi che erano con me. L’agente di custodia, dopo qualche spiegazione e qualche convenevole, mi suggeriva di andare a visitare, prima del Teatro Greco/Romano, un altro eccellente monumento poco distante, poiché lo stesso monumento, a causa della pandemia rimaneva aperto solo durante le ore antimeridiane.

Ringrazio il custode e mi avvio di corsa verso l’altro monumento. Il Complesso monumentale è chiamato “Complesso Archeologico delle Terme della Rotonda”.

Giunta al suddetto Complesso entro, ma mai avrei potuto immaginare di trovare simile pregevole, elegante sito archeologico, diverso dai siti greco/romani cui siamo abituati noi siciliani, figli della “Magna Grecia”.

Un sito risalente al I-II secolo d.C. nel cuore della città barocca.

Le Terme della Rotonda costituiscono uno dei numerosi complessi termali della Catania di epoca romana. Esse sorgono a pochissima distanza dal Teatro Greco e dall’Odeon. Sui ruderi delle Terme, successivamente, in epoca bizantina fu eretta la Chiesa di Santa Maria della Rotonda. Infatti il Tempio conserva ancora affreschi medioevali e barocchi di pregevole fattura.

Il nome Rotonda, probabilmente, deriva dalla singolare architettura del Tempio, con una grande Cupola a tutto sesto, circondata da contrafforti, essa poggia su un edificio a forma quadrata. Diversi viaggiatori, disegnatori e antiquari dell’epoca chiamarono il sito “Pantheon”.

Dal IX secolo, attorno al complesso della Rotonda, sorge un vasto complesso cimiteriale, utilizzato fino a tutto il XVI secolo.

Il terremoto del 1169, tristemente noto per avere causato la distruzione di mezza Catania, danneggiò gravemente il Presbiterio Bizantino del sito. Questo causò il cambio di orientamento dell’ingresso alla Chiesa e alla realizzazione di un’Abside e l’apertura di un portale ad Ogiva.

L’Edificio, ritenuto il più antico luogo di culto di Catania, è considerato il Pantheon pagano.

Il bombardamento del 1943 rovinò gravemente la struttura e distrusse completamente la merlatura del prospetto medioevale.

Struttura Magnifica, sopra la Cupola un piccolo lucernario ad archetto fungeva da campanile per la Chiesa.

Secondo recenti studi, pare che, le Terme della Rotonda, sorgessero su un’area preesistente dell’Eneolitico. Il suo primo impianto risalirebbe al I-II secolo d.C. Nel corso del III secolo d.C. la struttura termale fu ingrandita e poi abbandonata. Trasformata, come già citato in premessa, in epoca bizantina in Chiesa cattolica.

La Rotonda costituisce una delle eccezionali, sparute tracce bizantine rimaste a Catania. All’interno l’ambiente principale è una grande sala absidale, probabilmente risalente al primissimo impianto termale che fu usato verosimilmente quale “Frigidarium”.

All’interno sono visibili ancora i resti di un “Calidarium” con qualche traccia di un pregevolissimo mosaico. Il Sito archeologico fu ritenuto a lungo il Tempio più antico cristiano di Catania. E’ opinione popolare, diffusa, che l’edificio fosse già consacrato nel 44 d.C. alla Madonna.

L’interno del Tempio è fabbricato a tutta Volta, tanto la Cupola maggiore quanto he le otto in forma di Cappellette a figura quadra, ancora esistenti (da Carrera e Ottavio D’Arcangelo Nelle Memorie Historiche di Catania).

Dobbiamo giungere fino a tre secoli più avanti per scoprire, tramite gli studi approfonditi del Principe di Biscari, che identificò per primo la vera natura del sito quale “ambiente termale di epoca romana”. Il Principe Biscari, ben presto scoprì che questo sito era a pianta Ottagonale, che sosteneva la cupola circolare e che nei lati era aperto con più archi.

Oggi la struttura quadrata non è più visibile perché gli archi sono stati chiusi. Il Presbiterio conserva ancora resti di pregevoli affreschi medioevali.

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Catania - Le Terme della Rotonda


Un sito risalente al I-II secolo d.C. nel cuore della città barocca
di Maria Angela Arancio

Intorno alla metà di febbraio 2020 mi trovavo a Catania, mentre passeggiavo per le vie della città, precisamente al Corso Vittorio Emanuele, cercando la Casa Natale di Verga, scorgo una tabella con la dicitura “Regione Siciliana Assessorato Regionale Beni Culturali ed Ambientali”, Teatro Greco/Romano. Accanto alla tabella una porticina in legno, assai datata.

Nulla faceva presagire che all’interno vi fosse qualcosa di particolarmente pregevole ed attrattivo.

Ma la mia curiosità è grande, specie se si pensa che, per alcuni decenni, ho lavorato per l’Assessorato Reg. le B.C.A.

Mi avvicino al portoncino, scorgo una reception con degli addetti all’accoglienza al banco di ingresso, mi avvicino e chiedo di cosa si trattasse. Uno degli agenti di custodia mi spiega che trattasi del rinnovato Teatro Greco/Romano di Catania, a dir la verità poco conosciuto anche dai catanesi che erano con me. L’agente di custodia, dopo qualche spiegazione e qualche convenevole, mi suggeriva di andare a visitare, prima del Teatro Greco/Romano, un altro eccellente monumento poco distante, poiché lo stesso monumento, a causa della pandemia rimaneva aperto solo durante le ore antimeridiane.

Ringrazio il custode e mi avvio di corsa verso l’altro monumento. Il Complesso monumentale è chiamato “Complesso Archeologico delle Terme della Rotonda”.

Giunta al suddetto Complesso entro, ma mai avrei potuto immaginare di trovare simile pregevole, elegante sito archeologico, diverso dai siti greco/romani cui siamo abituati noi siciliani, figli della “Magna Grecia”.

Un sito risalente al I-II secolo d.C. nel cuore della città barocca.

Le Terme della Rotonda costituiscono uno dei numerosi complessi termali della Catania di epoca romana. Esse sorgono a pochissima distanza dal Teatro Greco e dall’Odeon. Sui ruderi delle Terme, successivamente, in epoca bizantina fu eretta la Chiesa di Santa Maria della Rotonda. Infatti il Tempio conserva ancora affreschi medioevali e barocchi di pregevole fattura.

Il nome Rotonda, probabilmente, deriva dalla singolare architettura del Tempio, con una grande Cupola a tutto sesto, circondata da contrafforti, essa poggia su un edificio a forma quadrata. Diversi viaggiatori, disegnatori e antiquari dell’epoca chiamarono il sito “Pantheon”.

Dal IX secolo, attorno al complesso della Rotonda, sorge un vasto complesso cimiteriale, utilizzato fino a tutto il XVI secolo.

Il terremoto del 1169, tristemente noto per avere causato la distruzione di mezza Catania, danneggiò gravemente il Presbiterio Bizantino del sito. Questo causò il cambio di orientamento dell’ingresso alla Chiesa e alla realizzazione di un’Abside e l’apertura di un portale ad Ogiva.

L’Edificio, ritenuto il più antico luogo di culto di Catania, è considerato il Pantheon pagano.

Il bombardamento del 1943 rovinò gravemente la struttura e distrusse completamente la merlatura del prospetto medioevale.

Struttura Magnifica, sopra la Cupola un piccolo lucernario ad archetto fungeva da campanile per la Chiesa.

Secondo recenti studi, pare che, le Terme della Rotonda, sorgessero su un’area preesistente dell’Eneolitico. Il suo primo impianto risalirebbe al I-II secolo d.C. Nel corso del III secolo d.C. la struttura termale fu ingrandita e poi abbandonata. Trasformata, come già citato in premessa, in epoca bizantina in Chiesa cattolica.

La Rotonda costituisce una delle eccezionali, sparute tracce bizantine rimaste a Catania. All’interno l’ambiente principale è una grande sala absidale, probabilmente risalente al primissimo impianto termale che fu usato verosimilmente quale “Frigidarium”.

All’interno sono visibili ancora i resti di un “Calidarium” con qualche traccia di un pregevolissimo mosaico. Il Sito archeologico fu ritenuto a lungo il Tempio più antico cristiano di Catania. E’ opinione popolare, diffusa, che l’edificio fosse già consacrato nel 44 d.C. alla Madonna.

L’interno del Tempio è fabbricato a tutta Volta, tanto la Cupola maggiore quanto he le otto in forma di Cappellette a figura quadra, ancora esistenti (da Carrera e Ottavio D’Arcangelo Nelle Memorie Historiche di Catania).

Dobbiamo giungere fino a tre secoli più avanti per scoprire, tramite gli studi approfonditi del Principe di Biscari, che identificò per primo la vera natura del sito quale “ambiente termale di epoca romana”. Il Principe Biscari, ben presto scoprì che questo sito era a pianta Ottagonale, che sosteneva la cupola circolare e che nei lati era aperto con più archi.

Oggi la struttura quadrata non è più visibile perché gli archi sono stati chiusi. Il Presbiterio conserva ancora resti di pregevoli affreschi medioevali.

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Catania - Le Terme della Rotonda


Un sito risalente al I-II secolo d.C. nel cuore della città barocca
di Maria Angela Arancio

Intorno alla metà di febbraio 2020 mi trovavo a Catania, mentre passeggiavo per le vie della città, precisamente al Corso Vittorio Emanuele, cercando la Casa Natale di Verga, scorgo una tabella con la dicitura “Regione Siciliana Assessorato Regionale Beni Culturali ed Ambientali”, Teatro Greco/Romano. Accanto alla tabella una porticina in legno, assai datata.

Nulla faceva presagire che all’interno vi fosse qualcosa di particolarmente pregevole ed attrattivo.

Ma la mia curiosità è grande, specie se si pensa che, per alcuni decenni, ho lavorato per l’Assessorato Reg. le B.C.A.

Mi avvicino al portoncino, scorgo una reception con degli addetti all’accoglienza al banco di ingresso, mi avvicino e chiedo di cosa si trattasse. Uno degli agenti di custodia mi spiega che trattasi del rinnovato Teatro Greco/Romano di Catania, a dir la verità poco conosciuto anche dai catanesi che erano con me. L’agente di custodia, dopo qualche spiegazione e qualche convenevole, mi suggeriva di andare a visitare, prima del Teatro Greco/Romano, un altro eccellente monumento poco distante, poiché lo stesso monumento, a causa della pandemia rimaneva aperto solo durante le ore antimeridiane.

Ringrazio il custode e mi avvio di corsa verso l’altro monumento. Il Complesso monumentale è chiamato “Complesso Archeologico delle Terme della Rotonda”.

Giunta al suddetto Complesso entro, ma mai avrei potuto immaginare di trovare simile pregevole, elegante sito archeologico, diverso dai siti greco/romani cui siamo abituati noi siciliani, figli della “Magna Grecia”.

Un sito risalente al I-II secolo d.C. nel cuore della città barocca.

Le Terme della Rotonda costituiscono uno dei numerosi complessi termali della Catania di epoca romana. Esse sorgono a pochissima distanza dal Teatro Greco e dall’Odeon. Sui ruderi delle Terme, successivamente, in epoca bizantina fu eretta la Chiesa di Santa Maria della Rotonda. Infatti il Tempio conserva ancora affreschi medioevali e barocchi di pregevole fattura.

Il nome Rotonda, probabilmente, deriva dalla singolare architettura del Tempio, con una grande Cupola a tutto sesto, circondata da contrafforti, essa poggia su un edificio a forma quadrata. Diversi viaggiatori, disegnatori e antiquari dell’epoca chiamarono il sito “Pantheon”.

Dal IX secolo, attorno al complesso della Rotonda, sorge un vasto complesso cimiteriale, utilizzato fino a tutto il XVI secolo.

Il terremoto del 1169, tristemente noto per avere causato la distruzione di mezza Catania, danneggiò gravemente il Presbiterio Bizantino del sito. Questo causò il cambio di orientamento dell’ingresso alla Chiesa e alla realizzazione di un’Abside e l’apertura di un portale ad Ogiva.

L’Edificio, ritenuto il più antico luogo di culto di Catania, è considerato il Pantheon pagano.

Il bombardamento del 1943 rovinò gravemente la struttura e distrusse completamente la merlatura del prospetto medioevale.

Struttura Magnifica, sopra la Cupola un piccolo lucernario ad archetto fungeva da campanile per la Chiesa.

Secondo recenti studi, pare che, le Terme della Rotonda, sorgessero su un’area preesistente dell’Eneolitico. Il suo primo impianto risalirebbe al I-II secolo d.C. Nel corso del III secolo d.C. la struttura termale fu ingrandita e poi abbandonata. Trasformata, come già citato in premessa, in epoca bizantina in Chiesa cattolica.

La Rotonda costituisce una delle eccezionali, sparute tracce bizantine rimaste a Catania. All’interno l’ambiente principale è una grande sala absidale, probabilmente risalente al primissimo impianto termale che fu usato verosimilmente quale “Frigidarium”.

All’interno sono visibili ancora i resti di un “Calidarium” con qualche traccia di un pregevolissimo mosaico. Il Sito archeologico fu ritenuto a lungo il Tempio più antico cristiano di Catania. E’ opinione popolare, diffusa, che l’edificio fosse già consacrato nel 44 d.C. alla Madonna.

L’interno del Tempio è fabbricato a tutta Volta, tanto la Cupola maggiore quanto he le otto in forma di Cappellette a figura quadra, ancora esistenti (da Carrera e Ottavio D’Arcangelo Nelle Memorie Historiche di Catania).

Dobbiamo giungere fino a tre secoli più avanti per scoprire, tramite gli studi approfonditi del Principe di Biscari, che identificò per primo la vera natura del sito quale “ambiente termale di epoca romana”. Il Principe Biscari, ben presto scoprì che questo sito era a pianta Ottagonale, che sosteneva la cupola circolare e che nei lati era aperto con più archi.

Oggi la struttura quadrata non è più visibile perché gli archi sono stati chiusi. Il Presbiterio conserva ancora resti di pregevoli affreschi medioevali.

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